Che cos’è il cloud computing e quali sono i suoi vantaggi?

Oggi molte aziende scelgono di affidarsi a servizi informatici in cloud, che comprendono database, software, soluzioni per storage e backup di dati, per il networking e l’analisi. Questa modalità consente di noleggiare l’infrastruttura IT da un provider, senza bisogno di intervenire sulla propria e modificarla. I servizi in cloud sono accessibili tramite una connessione internet, da qualsiasi luogo e da qualunque dispositivo. Sono inoltre modulabili sulla base delle necessità aziendali.

Vediamo meglio in cosa consiste il cloud computing, quali possibilità offre e quali vantaggi.

Cloud computing: quando è nato e come funziona?

Il cloud computing esiste da tempo, ma sull’origine del termine ci sono opinioni discordanti. È stato attribuito ad alcuni ingegneri della Apple, così come a J.C.R. Licklider, che pensava a una “rete di computer intergalattica” in grado di collegare il mondo a livello globale. L’idea della “nuvola” per indicare questa tecnologia e i servizi di cui permette la fruizione è forse legata alle vecchie rappresentazioni delle reti di telecomunicazioni, in cui la rete pubblica era proprio una nuvola, di cui non era importante la posizione.

C’è chi invece sostiene che derivi da un tentativo di spiegare quali dispositivi fossero collegati a internet e in che modo, per assicurare le funzionalità del cloud, e poiché non era possibile descrivere il tutto nei dettagli, l’immagine della nuvola sembrò la scelta migliore per riferirsi a questa tecnologia.

Comunque sia andata, il concetto del cloud, ovvero della fornitura di un servizio informatico in affitto, può essere rintracciato già negli anni Sessanta. La comparsa dei PC ha reso conveniente l’acquisto di una macchina, ma il noleggio di servizi applicativi non è mai stato del tutto abbandonato, anzi, si è man mano evoluto, e ha raggiunto oggi tutte le possibilità offerte dal cloud computing.

Sebbene la posizione fisica e geografica abbiano una certa importanza per le aziende, così come l’ubicazione di dati e servizi, in linea teorica possiamo affermare che il cloud può fornire qualsiasi funzionalità per la quale non sia necessario essere vicino all’hardware del computer che stiamo utilizzando.

Quali sono i servizi disponibili in cloud?

La quantità di servizi disponibili in cloud è molto vasta. Pensiamo alle soluzioni che molti di noi utilizzano quotidianamente per lavorare, come Google Drive, un sistema di cloud storage che permette di archiviare, condividere e modificare diverse tipologie di documenti. Molti servizi di streaming video, inoltre, si affidano a questa tecnologia. Ma il cloud computing ha applicazioni anche in ambiti come:

  • networking
  • calcolo quantistico
  • elaborazione del linguaggio naturale
  • intelligenza artificiale.

Infrastruttura, piattaforma e software come servizio

Per parlare più in dettaglio del cloud computing, dobbiamo analizzare tre elementi fondamentali dell’informatica: l’infrastruttura, la piattaforma e il software. Nella gestione on-site, l’azienda li possiede tutti e tre e se ne occupa direttamente. Nei modelli in cloud, invece, può scegliere di affidarne uno o più di uno a un fornitore esterno.

IaaS: l’infrastruttura come servizio

Il primo livello di gestione in cloud è l’Infrastructure-as-a-Service (IaaS). In questo caso, l’azienda sceglie di noleggiare dei server fisici o virtuali, delle soluzioni per lo storage e il networking, che sono quindi forniti e gestiti da un provider. All’utente, invece, resta la responsabilità del sistema operativo, dei dati, delle applicazioni, dei software middleware e dei runtime. È un sistema conveniente, che può essere modulato sulla base delle necessità: l’azienda, infatti, può aggiungere o eliminare delle componenti a suo piacimento.

PaaS: la piattaforma come servizio

Il secondo livello è Platform-as-a-Service (PaaS), in cui il provider si occupa della fornitura e della gestione di storage, rete e server virtuali sottostanti, ma anche degli strumenti e dei software usati dagli sviluppatori, come middleware e database. L’utente si occupa soltanto delle applicazioni e dei dati.

SaaS: il software come servizio

Software-as-a-Service (SaaS) è il livello più complesso e completo di gestione in cloud e indica ​​la fornitura di applicazioni come servizio. È infatti chiamato anche “servizi applicativi in cloud” ed è la versione del cloud computing a cui la maggior parte delle persone è abituata. In questa modalità, l’hardware e il sistema operativo sottostante sono irrilevanti per l’utente finale, che accede al servizio tramite browser web o app; non c’è bisogno di installare un software sulla singola macchina e, in genere, il SaaS si acquista per postazione o per utente, a seconda del tipo di utilizzo che se ne fa e del tipo di servizio.

Tipi di cloud: privato, pubblico, ibrido, multicloud

A seconda dell’uso a cui sono destinati, esistono quattro diverse tipologie di cloud computing, in grado di supportare carichi di lavoro più o meno elevati: pubblico, privato, ibrido e multicloud.

Il cloud pubblico è la scelta ideale quando non c’è uno schema determinato o prevedibile dei carichi di lavoro, perché assicura grande versatilità e modulabilità, ed è la soluzione oggi più diffusa. Tutte le risorse in cloud sono gestite dal provider a cui appartengono, che le distribuisce tramite Internet.

Il cloud privato assicura i vantaggi di quello pubblico, ma lascia nelle mani dell’utente il controllo su dati e servizi. Non è scalabile, quindi non si può adattare a esigenze diverse da quelle di partenza, per questo è la scelta di molte aziende che hanno un flusso di lavoro stabile e controllato.

Il cloud ibrido è un modello che mette insieme le due modalità precedenti. Prevede più fornitori e la separazione di dati e progetti tra cloud pubblico e privato, con la possibilità di poterli spostare dall’uno all’altro.

Il multicloud è un ambiente in cui diversi fornitori offrono e gestiscono più servizi in cloud. A differenza del modello ibrido, in questo caso, sebbene i provider siano più di uno, la tipologia di cloud è sempre la stessa, pubblica o privata, senza la possibilità di avere entrambe.

Quali sono i vantaggi del cloud computing?

Affidarsi a una soluzione in cloud assicura alle aziende diversi vantaggi, che dipendono anche dal tipo di modello scelto:

  • minori costi dell’infrastruttura IT, poiché non è più necessario acquistare l’infrastruttura né occuparsi personalmente di programmare la manutenzione, ma è tutto compreso nei servizi offerti dal provider;
  • risparmio in termini di spazio, poiché non c’è bisogno di destinare uno o più ambienti a server e altre apparecchiature;
  • protezione e accessibilità dei dati, anche in caso di data breach, poiché le informazioni non si trovano nell’azienda e neppure su un singolo server;
  • flessibilità, dal momento che i servizi in cloud possono essere modulati facilmente quando cambiano le esigenze di lavoro.

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